Perché parlare di Economia e connessioni con la Psiche?
Credo che il momento storico quasi ci obblighi a farlo perché tutta la partita del nostro futuro si sta giocando qui.
La vecchia fisica aveva una visione atomistica della realtà: tutto è scomponibile e osservabile distintamente. Trascurava bellamente le connessioni tra i vari elementi e le ripercussioni che un’azione fatta su un determinato agente può avere su un altro apparentemente non collegato.
La nuova fisica (in particolare, la meccanica quantistica) ci mostra qualcosa di diverso: tutta la trama della realtà che viviamo è collegata e nessun agente può essere ritenuto scollegato. Ciò che faccio su A crea effetti su B (Comunicazione Non Locale – Paradigma dell’Universo Olografico).
Alcuni si approcciano all’economia con un visione atomistica ignorando le connessioni con altri aspetti apparentemente non collegati.
Bob Kennedy disse che
Il PIL (Prodotto Interno Lordo) misura tutto, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.
I modelli economici prendono in considerazione SOLO ciò che può essere valutato con la moneta. Questo aspetto quantitativo la fa apparire come scienza esatta. Peccato che vengano trascurati gli aspetti qualitativi come le implicazioni psicologiche, il benessere degli individui, ecc..
L’attuale situazione economica è il frutto di antichi condizionamenti psicologici, forme di potere che puntano a drenare la ricchezza di un parte di una popolazione a favore di un’altra. Ovviamente si tratta di una condizione mentale di un determinato livello.
Vi sono già i segnali di un salto di consapevolezza, passo necessario per passare ad un livello superiore che può innescare il cambiamento richiesto e annullare gli effetti negativi della situazione attuale.
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Mauro Scardovelli e Vincenzo Fanelli
Giovedì 4 Dicembre 2014 ore 21,30
(se alla data e orario fissato, la conferenza non è visibile, aggiorna la pagina)