Ormai anche i sassi sanno più o meno cos’è la Legge di Attrazione. Un po’ meno, però, sono le persone che sanno spiegare BENE come funziona e perché a volte non funziona.
Certo, apprezzo lo slancio entusiastico di alcuni autori che fanno sembrare tutto semplice; la loro intenzione è di far avvicinare i profani all’argomento. Però, se non spieghi BENE come funziona, creerai solo gente disillusa che abbandonerà questo fantastico approccio alla vita. Inoltre, si rischia di alimentare quella parte cinica (pardon, pragmatica) di persone che affermano che sono tutte stupidaggini.
Cominciamo da 0:
cos’è la Legge di Attrazione?
È una legge vecchia quanto il mondo tramandata nel corso dei millenni in forme diverse. In sostanza dice:
tutto ciò che emani torna indietro.
Questa frase di una semplicità unica, in realtà, racchiude un meccanismo molto più complesso di quanto possa sembrare.
Questa legge afferma che i tuoi pensieri, le tue emozioni e le tue azioni tornano indietro. Quindi, se pensi negativo, attirerai proprio quello che vorresti evitare; se provi (ad esempio) rabbia, ti capiteranno situazioni che ti faranno arrabbiare. Se ti comporti male con la gente (consapevolmente) prima o poi dovrai passare quello stesso tipo di qualità energetica.
Non è una legge inventata dal genio di turno improvvisato, è millenaria. Il Karma funziona così: tutto quello che emani torna indietro.
Cerchiamo di capirla nel concreto e di applicarla alla vita di tutti i giorni.
Se la mattina uno si sveglia con il “piede sbagliato” e si aspetta che la giornata vada male, chissà perché le cose andranno in quella direzione. È come muoversi dentro una piscina: le onde che crei urtano i bordi per tornare verso di te.
Qualsiasi persona dotata di un minimo di buon senso avrà notato che questo meccanismo è reale: fino a quando non cambi schema mentale ed emozionale, le cose continueranno ad andare verso la direzione indesiderata.
Questo chiaramente vale anche (e soprattutto) per le paure: se si teme che possa accadere qualcosa di terribile, è come scavarsi la fossa da soli. Mi rendo conto che non è facile controllare le paure, ma è davvero vitale iniziare a farlo.
Come ho scritto in precedenti articoli, la Legge di Attrazione può avere due spiegazioni diverse e allo stesso tempo complementari.
La prima è pratica: ti suggestioni inconsciamente e vai verso una determinata direzione anche contro il tuo volere razionale. Pensare qualcosa ripetutamente o pensarlo anche una sola volta abbinato ad una forte emozione, significa far passare quel messaggio nell’inconscio. Aggiungerei anche un’altra modalità: pensare qualcosa appena svegli al mattino. In quella fase si è in stato Alpha, fase di ricettività dove i pensieri passano velocemente nell’inconscio.
Quindi, niente di esoterico o mistico: semplice autosuggestione involontaria. L’inconscio va dove gli dici di andare. Il problema è che la maggior parte delle gente non solo non conosce come comunicare con esso (e lo fa nella maniera sbagliata), ma a stento sa di averlo.
La seconda spiegazione è meno razionale. Quello che pensi e provi finisce nel tuo inconscio. Questo è in connessione con l’Energia Universale che ti porterà esattamente quello che hai pensato e provato.
Inoltre, le azioni che compi prima o poi (nel bene e nel male) ti torneranno indietro.
Queste due spiegazioni, per come la vedo io, sono complementari e una non esclude l’altra. Anzi, la prima spiegazione (quella più razionale) apre le porte alla spiegazione dei diversi insuccessi che a volte la gente sperimenta.
Infatti, i pensieri DEVONO provenire e/o andare nell’inconscio.
Questo punto è CRUCIALE perché smonta chi afferma che basta pensare positivo. Se dentro di te, profondamente, non sei convinto che quella cosa andrà bene, illudersi che una semplice visualizzazione positiva possa cambiare le cose non serve a nulla.
La visualizzazione va a scontrarsi con la credenza profonda (inconscia). Quest’ultima, come una diga in cemento armato, fermerà qualsiasi tentativo positivo.
Quindi, questo spiega perché la Legge di Attrazione funziona bene dove non hai credenze limitanti e fallisce miseramente in quelle aree della tua vita dove hai questi blocchi interiori.
Chi ha più contatto con il proprio Sé Interiore, capisce subito se vi è un ostacolo inconscio: nel momento in cui cerca di visualizzare la nuova realtà, sente una resistenza o incontra difficoltà nel creare la rappresentazione mentale positiva.
In conclusione, per attivare la Legge di Attrazione (seriamente) bisogna diventare più attenti alle proprie credenze profonde frutto di apprendimenti genitoriali, di vita, sociali, mediatici, ecc..
Il secondo passo consiste nell’eliminare questi condizionamenti. In questa sede non toccherò questo argomento, ma ti rimando ad altri articoli presenti nel sito dove ho abbondamene trattato questo tema.
Quindi, chi si limita ad affermare che basta pensare positivo per far funzionare questa legge, ha un approccio un po’ superficiale verso l’argomento. Lo stesso vale per chi afferma che sono tutti stupidaggini perché si ferma alla “crosta” e non scava oltre.
Bisogna imparare ad uscire dalle proprie credenze e pregiudizi per aprirsi a nuove informazioni. Gli orientali affermano che occorre tornare alla visione di quando eravamo bambini: guardare il mondo con curiosità e apertura. Infatti, i bambini imparano e come mele acerbe sono destinate a maturare.
Quegli adulti che si considerano maturi e che credono di non avere più nulla da apprendere sono come mele mature destinate a marcire (vecchio detto orientale).
Se vuoi creare la giusta attitudine mentale per attivare la Legge di Attrazione, apprendere gli schemi mentali di chi la pratica e ri-progammarti verso il successo e l’abbondanza, guarda ora
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