Dormire bene e avere una buona qualità di sonno è fondamentale per avere una vita sana anche a livello mentale. Infatti, la mancanza di sonno tende ad influire sulle performance mentali.
In altre parole, non dormire impedisce ai neuroni che presiedono alle funzioni della memoria e percezione visiva, di comunicare tra di loro. Questo si traduce in un pericolo in quanto è possibile, ad esempio, fare errori durante la guida, la manovra di macchinari, ecc..
A confermalo è un gruppo di ricercatori dell’Università di Tel Aviv e dell’Università del Wisconsin a Madison (per leggere l’articolo su Nature Medice clicca qui).
Spesso si sottovaluta la funzione del sonno pensando che riempirsi di caffè e sostanze stimolanti sia sufficiente per affrontare la giornata. Quello che non tutti sanno è che il sonno ha un’importante funzione riequilibrartice dell’attività sinaptica. Infatti, durante il sonno le connessioni tra neuroni si riducono del 20%. Questo processo si ritiene utile per la memoria e i processi cognitivi. Durante il giorno e lo stato di veglia, l’attività neurologica è molto attiva; per questo motivo si ritiene che il sonno sia fondamentale per bilanciare grazie alla riduzione delle connessioni in modo da evitare la saturazione delle sinapsi.
Inoltre, il cervello durante il sonno riesce a ripulirsi da scorie neurotossiche potenzialmente pericolose in quanto non può utilizzare il sistema linfatico dato che è isolato dalla barriera encefalica.
Quali possono essere le cause della mancanza o riduzione del sonno?
Uno studio da parte di scienziati dell’Università della California a San Francisco ha rilevato un collegamento tra uso dello smartphone e riduzione del sonno (clicca qui per leggere l’articolo originale). In particolare, più si guarda lo schermo (soprattutto nelle ore serali), più diminuiscono le ore del sonno. Questo fenomeno si imputa all’interferenza della luminosità dello schermo con i ritmi circadiani.
Ovviamente, la mancanza o la riduzione del sonno può dipendere anche altri fattori come lo stress, le preoccupazioni, l’assunzione di alcuni cibi (o carenze di alcuni elementi) e/o abuso di sostanze eccitanti come il caffè.
Se uno mette insieme tutto queste cose, può rendersi conto che dormire poco diventa una conseguenza naturale. Ad esempio, le preoccupazioni sul lavoro con il relativo stress, qualche caffè di troppo alle macchinette e un uso eccessivo dello smartphone/tablet prima di andare a letto. Credo che in molti possano ritrovarsi in questa descrizione comprendendo in questo modo per quale motivo, a volte, le ore di sonno si riducono.
Quali possono essere dei sistemi naturali per cercare di ritrovare la serenità notturna? Oltre, ad una riduzione di tutte quelle abitudini che incidono negativamente (abuso di caffè, uso eccessivo del telefonino specie nelle ore serali, ecc.), diviene importante imparare ad autorilassarsi profondamente.
Un sistema alla portata di tutti è la respirazione profonda. La respirazione è un indicatore dello stato interiore: se un individuo ha un respirazione alta e veloce, vuol dire che non è rilassato; una respirazione lenta e di pancia indica uno stato di rilassamento.
La neurofisiologia ci dice che è anche possibile operare al contrario: la respirazione non è solo lo specchio dello stato interno, ma può anche influire su di esso.
In altre parole, se sono teso e agitato, posso cambiare stato respirando di pancia e profondamente.
RESPIRAZIONE PROFONDA – TECNICA
- Mettiti seduto o sdraiato senza incrociare braccia e gambe
- Chiudi gli occhi
- Inspira della narici, riempi lo stomaco, fai un attimo di apnea ed espira lentamente a labbra socchiuse
- Respira in questo modo senza fare sforzi e concentrandoti sul respiro.
- Va avanti in questo modo rilassandoti via via sempre di più
A questo esercizio di respirazione puoi abbinare anche una visualizzazione utile per rilassarsi.
Immagina di vedere le tensioni come un liquido o un’energia rossa (o qualsiasi altro colore che ti dia questa idea) che scivolano via dal tuo corpo partendo dalla testa. Puoi immaginare di vederle scivolare via dalla testa, dal collo, dalle spalle, dal torace e via via sempre di più fino ad uscire dai piedi. Durante questo esercizio ti consiglio di continuare a respirare profondamente.
Ovviamente questi esercizi andrebbero eseguiti la sera a letto per favorire il sonno.
Potresti anche abbinare una particolare musica meditativa e rilassante (sul web ne trovi tantissime gratuitamente) da ascoltare durante la respirazione profonda e la visualizzazione.
Se non riesci autonomamente a mettere in pratica le suddette tecniche, consiglio anche di frequentare dei gruppi di meditazione al fine di essere guidati inizialmente da persone esperte per derimere qualsiasi dubbio. Ogni città possiede almeno un centro che lavora in tal senso.
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