Longevità, invecchiamento e medicina antiaging -1 parte

A cura del Dott. Giorgio Crucitti

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Dott. Giorgio Crucitti – Medico Chirurgo, specialista in chirurgia toracica, docente in medicina estetica e del benessere e antiaging presso la Scuola Medica Ospedaliera S.Spirito in Saxia – Roma, Coordinatore scuola di medicina estetica e del benessere presso Istituto Alta Formazione Roma, Trainer of NLP.

  

 

Quando parliamo di longevità non possiamo non pensare alla vecchiaia e alle persone anziane.

Forse è per questo motivo che per molte persone pensino che studiare la  longevità significa occuparsi degli anziani.

È molto importante a questo punto fare una precisazione fondamentale.

Longevità significa diventare anziani in buona salute e affinché ciò sia possibile è necessario occuparsi della longevità sin da giovani.

Esiste una nuova branca della medicina che si occupa di queste problematiche ed è la medicina antiaging.

Questa nuova specializzazione medica non si occupa del soggetto già anziano e ammalato, compito della geriatria, bensì di quelli giovani che desiderano arrivare in tarda età nelle migliore condizioni psico – fisiche.

 

Quindi a differenza della geriatria la medicina antiaging non si occupa dell’anziano ma dei processi che portano ad invecchiare un organismo ancora giovane.

In altre parole la geriatria si occupa della vecchiaia, la medicina antiaging dell’invecchiamento.

È quindi una medicina rivolta principalmente ad un pubblico giovane perché il suo obiettivo è quello di ridurre il rischio di invecchiamento precoce e patologico.

Proviamo a comprendere meglio questi semplici concetti.

La popolazione può essere suddivisa in tre grandi gruppi:

 

– popolazione sana o in stato di benessere,

 

ossia quelle persone che non presentano nessuna malattia e nessun sintomo e qualsiasi esame diagnostico a cui vengono sottoposte è negativo.

 

– popolazione in stato di malessere

 

rappresenta tutte quelle persone che non hanno ancora nessuna malattia conclamata ma possono avere sintomi poco specifici e generali definiti “vaghi ed aspecifici o MUS” o se sottoposte ad esami diagnosti di qualsiasi natura presentano già delle alterazioni anche minime.

 

– popolazione malata

 

rappresentata da tutte quelle persone con evidenza di malattia conclamata come:

 

– malattie neuro – degenerative (Parkinson, Alzhaimer e le demenze in genere, SLA ecc..)

– malattie cardiovascolari

– sindrome metabolica (obesità, diabete e ipertensione)

– malattie autoimmuni

– neoplasie

– Invecchiamento precoce della pelle

– cellulite e pannicolopatia fibroscleroedematosa (PEFS)

 

Ogni epoca si distingue per alcune caratteristiche come:

 

– livello di vita

 

rappresentato dalla quantità di risorse realmente disponibili e utilizzabili dalle persone di una data società ed epoca storica.

Oggi come mai in passato stiamo vivendo un’ epoca in cui le risorse sono enormi: risorse alimentari, tecnologia, informazione ecc…

 

– stile di vita

 

cioè la modalità con la quale queste risorse vengono utilizzate.

Il cibo può essere utilizzato in modo utile e salutare o in modo dannoso se ci si abbuffa continuamente.

Il computer può essere utile per migliorare le nostre prestazioni sul lavoro ma può anche essere dannoso se lo utilizziamo continuamente anche fino a tarda notte.

I mass media sono utili mezzi di informazione e di conoscenza del mondo che ci circonda ma possono anche essere dannosi poiché sono capaci di influenzare la nostra percezione della realtà facendoci distogliere l’attenzione da ciò che è veramente importante.

 

– qualità della vita

 

rappresenta la capacità e la possibilità di utilizzare al meglio le risorse disponibili. Questo concetto è strettamente correlato con il grado di evoluzione e consapevolezza dell’individuo e della collettività.

Purtroppo dobbiamo prendere atto che la società attuale si distingue per:

 

– alti livello di vita

– basso stile di vita

– bassa qualità della vita

 

Un compito importante della medicina antiaging è fornire all’individuo e alla collettività le conoscenze e gli strumenti necessari per raggiungere e mantenere lo stato di benessere e ridurre il rischio di passaggio in stato di malessere o malattia.

 

L’invecchiamento è definito come il sovrapporsi di vari eventi dannosi nelle cellule e nei tessuti con l’avanzare dell’età che sono responsabili dell’aumentato rischio di malattia e morte.

Possiamo semplicemente rappresentare questo concetto con la seguente formula:

 

A (aging) = D (danni) – R (riparazione)

 

Quindi se ad ogni danno subìto segue una corretta riparazione la probabilità di invecchiare in modo fisiologico è molto alta.

 

Segue seconda parte…