La mente crea? Questa domanda mi ha sempre stimolato a trovare una risposta soddisfacente. Avevo circa 16/17 anni quando lessi un piccolo libretto sulla meccanica quantistica. Una frase mi colpì particolarmente: “L’osservatore influenza il sistema osservato”. Nella meccanica quantistica si ipotizza che la coscienza, l’osservazione, possa far collassare la funzione d’onda e far emergere la linea di possibilità che inconsciamente ci si aspetta. In parole povere, teoricamente si afferma che le aspettative possano influire sulla realtà circostante.
Teoria affascinante che trova una forte corrispondenza nella Programmazione Neurolinguistica (PNL): le profezie auto-avveranti. Se pensi (davvero e profondamente) che le cose andranno in un certo modo, così accadrà.
Naturalmente, in questo caso ci si riferisce al potere dell’auto-suggestione (secondo me, troppo sottovalutato); condizionando il proprio inconscio, si metteranno in atto comportamenti inconsapevoli che andranno verso la direzione delle aspettative.
Non mi riferisco al semplice pensare, ma a credenze inconsce, paure e aspettative profonde. Quindi, quando si dice che “il pensiero crea”, non è proprio vero: se profondamente non ci credi, il semplice pensiero non funziona.
Negli ultimi anni ho concentrato le mie ricerche sulle credenze e posso ormai affermare con forte certezza che quando abbatti le credenze limitanti, cambi completamente la tua vita.
Torniamo alla domanda: la mente crea?
Non so se questa particolare interpretazione della meccanica quantistica sia vera (l’osservatore influenza il sistema osservato), però l’esperienza mi dice che le emozioni e quello che ti aspetti dalla vita influenzano molto profondamente quello che ti circonda: lavoro, sentimenti, benessere, relazioni, ecc..
Paradossalmente, le paure sono molto potenti: l’emozione (anche se è negativa) fissa nel profondo l’aspettativa (legata alla paura) e tende ad avverarsi. Infatti, un mio maestro mi diceva sempre:
Se non hai paura, sei libero e non offri “ganci” agli altri.
In altre parole, la paura ti fa sintonizzare sulla linea di possibilità indesiderata razionalmente, ma desiderata inconsciamente.
Sarebbe meglio cambiare i propri schemi mentali ed emotivi in modo da sintonizzarsi su diverse linee di possibilità. Per questo motivo è importante circondarsi di persone che aumentano il nostro livello energetico e svolgere attività che ci regalano piacere.
Se si svolge un lavoro che non piace, a maggior ragione consiglio di ricavarsi spazi positivi nella propria vita.
Non è solo una questione di mente, ma anche di emozioni. Ecco perché è importante avere un certo equilibrio, convinzioni e un atteggiamento positivo. Quest’ultimo non deve essere esasperato: ignorare le cose che non funzionano dicendo che tanto andrà tutto bene, non significa essere ottimista ma “ciechi”. Bisogna imparare a prendere atto delle situazioni per focalizzarsi sulle soluzioni.
Vi sono due presupposti della PNL che chiunque dovrebbe utilizzare nella propria vita:
– Se continui a fare quello che hai sempre fatto, otterrai quello che hai sempre ottenuto.
Quindi, se quello che fai non funziona, cambia le azioni e gli schemi in quanto non producono risultati. Purtroppo spesso la gente si incaponisce nel ripetere sempre le medesime e inutili azioni.
Il secondo presupposto si collega con il primo:
– Se esiste al mondo anche una sola persona in grado di fare una determinata cosa, anche tu puoi farla modellando le sue strategie.
Se non hai le risorse per raggiungere il tuo obiettivo o risolvere il problema che stai vivendo, ispirati a persone che sono riusciti a farlo.
Questi due presupposti vogliono dirci che dovremmo imparare ad essere flessibili, adattabili e aperti ad altre mappe del mondo. Se si rimane ancorati alle proprie credenze anche quando queste si rivelano deleterie, si rischia di fallire.
Allora, la mente crea? Dal mio punto di vista, la risposta è più che affermativa. In questi anni ho studiato diverse discipline, ma la PNL (me ne occupo da metà degli anni novanta), è sicuramente tra le più efficaci e immediate per riallineare le proprie credenze agli obiettivi per creare la vita desiderata in quanto fornisce tecniche concrete, non tonnellate di teorie.
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Hai proprio ragione! Se pensi che una cosa andrà male così sarà.Quando io avverto “ansia da prestazione ” per un evento inevitabile e che ritengo mi darà problemi non penso,per esorcizzare la negatività,che andrà tutto bene.
Non mi posso ingannare.
Sai cosa faccio? Mi estraneo,nel senso che cerco di rimanere il più distaccata possibile dall’evento in questione,come se ci fosse un’altra me e lascio che si occupi lei di tutto. Inspiegabilmente mi scivola tutto addosso liscio come l’olio.
Incredibile!
Ciao Monica, la tua è un’ottima strategia. Tutti dovrebbero imparare ad avere il controllo della propria mente. Siamo noi a guidare la barca e non è la barca a decidere la direzione 😉
Ciao