Mente Quantica e il cambio di paradigma

Chi si è affacciato solo di recente alla Legge di Attrazione, alla mente quantica e al Manifesting, può non essersi accorto del cambio di modello di pensiero che vi è stato negli ultimi 20 anni.

 

Chi come me ha iniziato a divulgare certi concetti in Italia  un po’ presto  (parlo del 1997/1998), sa molto bene che vi era una grossa e bigotta chiusura verso tutto quello che esulava dalla razionalità o che non potesse essere in qualche modo incasellato nella religione.

 

In quegli anni affermare che la nostra mente profonda ha un ruolo nel processo di co-creazione della realtà, significa perdere anche qualche amicizia oltre attirare attenzioni poco piacevoli.

Difficilmente potrò dimenticare un convegno olistico tenutosi nei primi anni del 2000 dove partecipai come relatore. In quel contesto diversi conferenzieri parlarono di meccanica quantistica e leggi quantiche. Il risultato fu un attacco delle istituzioni nei confronti dell’organizzatrice. Voci non confermate parlarono del suo licenziamento dall’Università.

 

Quello che più mi colpì fu la chiusura mentale e totalitaria nei confronti di alcune teorie. Sia ben chiaro: non sono le mie, ma di fisici che hanno avuto il fegato di discostarsi dalla linea ufficiale. Cito il fisico Fritjof Capra perché con il suo libro “Il Tao della Fisica” ha riportato esperimenti e studi che avvalorano le teorie secondo le quali esiste una connessione tra realtà e coscienza. Oggigiorno sono numerosi i fisici che ne parlano, contrariamente al passato. Dobbiamo sempre tenere presente che al momento esiste ancora una spaccatura nel loro mondo: c’è chi condivide queste ipotesi, mentre altri non sono d’accordo.

 

Tutto verte sull’atto di osservare: quando i fisici provano ad osservare cosa avviene a livello subatomico (quindi, la base della realtà che viviamo), le particelle cambiano natura. Possono essere onde impalpabili o particelle individuabili. Il cambio avviene proprio in relazione al fatto di osservare o meno. Alcuni ricercatori affermano che sia proprio la nostra coscienza ad influire sulla natura della realtà, altri negano questa ipotesi. Ma, come ho detto in precedenza, nessuno al momento è in grado di smentire la parte avversa.

 

Parlare di queste cose 20 anni fa significava passare per matti o per “disgraziati”. Occupandomi di formazione aziendale, qualche pezzo grosso (dopo aver letto il mio libro “Il Potere dell’Energia Universale” – Essere Felici) affermava: “Ci vuole fede per credere in queste cose”.

 

Addirittura, qualche amico vicino a istituzioni religiose si è persino allontanato. Premettendo che secondo me le due cose possono tranquillamente sposarsi (non parlo mai di potere di creazione, ma di “co-creazione”, la famosa scintilla divina dentro di noi), è ovvio che per alcuni possa non essere comodo prendere in considerazione modelli di pensiero che annullano dipendenze di qualsiasi tipo.

 

Attualmente, anche chi lavora nel business comincia a comprendere quanto sia importante questo modello di pensiero. A cosa serve apprendere tecniche di vendita, sistemi per gestire le relazioni interne/esterne, ecc., se comunque il mio “osservatore interiore” vede una realtà nefasta, negativa e/o limitante? Se è vero che “l’osservatore influenza il sistema osservato”, le aspettative inconsce anche un certo grado di influenza sulla realtà che tutti i giorni abitiamo. Ovviamente, qualche anno fa ti ridevano in faccia se provavi ad affermare certi concetti.

Il primo passo da fare si traduce in un cambio di paradigma di pensiero, cosa che finalmente sta avvenendo.

 

Ormai anche i sassi sanno cos’è la Legge di Attrazione. Ovviamente, a causa di autori superficiali, viene interpretata in maniera errata: tutto quello che pensi lo attiri. Ad esempio, se pensi a 1.000.000 di euro, questi dovrebbero caderti dal cielo.

Chiaramente le cose non stanno così: non attiriamo nulla, ma ci spostiamo su altre linee di realtà e il pensiero che permette tutto questo non è quello razionale ma quello inconscio. Quindi, le credenze profonde co-creano la realtà che abitiamo.  Non solo, entra in ballo un discorso di quantum energetico e di altre Leggi Quantiche.

Ho affrontato questi temi in articoli precedenti.

 

Ma va bene anche una divulgazione superficiale: questa ha permesso di raggiungere la massa e di farle comprendere che abbiamo realmente dentro di noi quella famosa scintilla divina.

 

Il cambiamento è ormai in atto nonostante forti resistenze da parte di chi non vuole cambiare e di chi preferisce mantenere legami di dipendenza.

Ma una porta, una volta aperta, difficilmente si richiude.

Sta a noi varcare la soglia e passare ad una nuova era evolutiva dell’umanità.

 

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