Riprogramma la tua mente: semplicità contro complessità

Sono circa vent’anni che mi occupo di programmazione interiore. In realtà, ho iniziato ad occuparmene dall’età di 17 anni, ma quei primi esperimenti con il pensiero positivo e la visualizzazione creativa non ho intenzione di conteggiarli nella mia esperienza.

 

Quando si parla di questi argomenti, la gente tende a credere che per inserire suggestioni nel proprio inconscio siano necessarie tecniche complesse, strane e potenti frequenze in grado di alterare il tuo stato di coscienza (il bello è che durante alcune di queste fantomatiche tecnologie/pratiche tu sei pienamente cosciente) o musiche artefatte con misteriosi programmi che imprimono nella tua mente profonda chissà quali potenti messaggi.

 

Vorrei solo farti notare un paio di cosucce.

Per far passare messaggi nel tuo profondo occorrono due elementi:

– uno stato alterato di coscienza (anche un lieve dormiveglia come l’Alpha va benissimo)

– la ripetizione di frasi semplici

 

Alcuni affermano di aver messo a punto tecnologie mirabolanti in grado di mandarti in Theta o addirittura in Delta (stati alterati molto profondi, ben al di là dell’Alpha). Io non entro nel merito se sia vero o falso, ma ti faccio notare solo una cosa:

il Theta è uno stato di profondo rilassamento mentre il Delta è il sonno meditativo.

Se provi un prodotto che afferma di produrre questi stati, dovresti perdere conoscenza.

Se sei cosciente, vuol dire che sei in Beta (stato di veglia) o forse stai sfiorando l’Alpha.

Invece, se sei incosciente, vuol dire che il prodotto funziona.

 

Ora, queste mie osservazioni nascono solo dalle grandi aspettative che ha la massa in relazione alla programmazione inconscia. La gente ha davvero bisogno di cose complesse e tecnologie iperboliche…perché non ha compreso l’unica verità:

l’inconscio ama le cose semplici!

 

È la tua parte razionale che ama tutte le stronzate complesse.

Si, hai letto bene, ogni tanto ci vuole.

 

Per far passare suggestioni basta uno stato di rilassamento (Alpha) e la ripetizione di frasi semplici.

 

Ultimamente una persona mi ha chiesto di ipnotizzarla per riprogrammare la sue credenze. Quando le ho detto che l’ipnosi non è necessaria, ma che ci sono tecniche più semplici ed efficaci per farlo, a stento mi ha creduto. C’è davvero tanta disinformazione sull’argomento e alcuni miei colleghi la alimentano con strani paroloni, slang americaneggianti e misteriosi metodi di cui si capisce ben poco.

 

L’unica che crede a tutta questa roba è la tua parte razionale, invece il tuo inconscio dice:

“Vabbè, bello questo giochetto, e ora?!”.

 

Per carità, a volte l’effetto suggestione è formidabile: una cosa ti viene venduta così bene che alla fine, per un po’ di tempo, funziona.

Questo accade perché ti hanno convinto, ma non perché funzioni davvero.

 

Ma ricorda:

il tuo inconscio vuole solo un po’ di rilassamento e la ripetizione di frasi semplici.

 

Un’altra persona mi ha ultimamente attaccato perché durante la ri-programmazione uso frasi semplici. Secondo questa persona l’inconscio ha bisogno di cose ben più complesse.

Purtroppo non ha compreso che è la sua parte razionale a volere le cose complesse, l’inconscio ama la semplicità.

 

Sai perché questa cosa non viene poi tanto sbandierata? Perché la semplicità costa poco, non crea dipendenze ed è poco redditizia.

Meglio creare percorsi lunghissimi, tecnologie mirabolanti e tanto, ma tanto fumo per la gioia della tua parte razionale.

 

Chi sa come funzionano DAVVERO le cose, usa la semplicità e la ripetizione.

 

I pubblicitari lo sanno: un’idea deve essere semplice per penetrare nel tuo profondo.

Deve essere semplice e ripetuta.

 

Alcuni uomini pubblici sanno fin troppo bene che una bugia deve essere semplice e ripetuta affinché la gente possa convincersene.

E’ così che si manipola la volontà della massa.

 

Loro sanno molto bene come riprogrammare la tua mente, nessuna complessità, ma solo semplicità e ripetizione.

Oppure credi che siano una manica di stupidi?

 

Voglio chiudere questo articolo mostrandoti uno spezzone del film Inception di Christopher Nolan.

Lui è uno di quelli che sulla mente “ne sa una più del diavolo”.

 

Il film verte sulla fatto che un’idea semplice, anche la più piccola, possa entrare nella mente di qualcuno come un virus fino a definirlo o a distruggerlo.

Nel film si spiega che l’idea deve essere semplice per funzionare (guarda caso).

Ovviamente, essendo un film di fantascienza, i protagonisti usano un particolare strumento per entrare nella mente di una persona e inserire l’idea durante il sogno. Ma il concetto sulla potenza di un’idea semplice (fantascienza a parte) è reale.

 

Guarda una breve clip del film

 

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