Come funziona DAVVERO la Mente Quantica – Video

Iniziai ad occuparmi di questi temi sin da metà anni ’80. In quel periodo parlare di Mente Quantica o Legge di Attrazione era come parlare una lingua straniera incomprensibile.

Figurati menzionare le teorie della meccanica quantistica e collegarle con il misticismo: ti davano dell’eretico o peggio.

La mia prima apparizione pubblica nel 2000 a Milano in una libreria (presentavo il mio primo libro IL POTERE DELL’ENERGIA UNIVERSALE) mi fece capire che i tempi non erano ancora maturi perché la gente faceva ancora fatica a collegare quello che accade nel microcosmo quantico con quello che viviamo quotidianamente nel macrocosmo. Non che adesso non ci siano persone che avversano questi temi o che non li comprendano, ma sono sempre meno.

Poi, vi è stato un “boom” pazzesco: gente che fino a qualche attimo prima denigrava certe tematiche o preferiva starne alla larga, fiutandone il business, si è improvvisamente “illuminata” rendendo questi temi “prodotti da banco da supermercato“. Ora, che ci sia stato qualcuno che si sia davvero illuminato non ci sono dubbi, ma una grande fetta ha preso un po’ di nozioni qua e là per impacchettare prodotti da vendere senza badare alla profondità del contenuto proposto.

Per capire questo, cito solo uno degli elementi non trattati da questi Guru: il serio lavoro su stessi.

Per cambiare la realtà devi cambiare dentro di te: convinzioni limitanti, rigidità mentale, mancanza di volontà, atteggiamenti mentali negativi, eventi negativi che ti hanno segnato, ecc.. Questi aspetti vanno trasformati con un sano percorso e non con una bacchetta magica. Quest’ultima è la carota che i Guru de Noialtri usano per la massa (che non vuole mettersi in gioco e cambiare realmente).

Se alla massa proponi di investire tempo su se stessa, scappa via a gambe levate. Farlo è anti business. Preferisce tecniche rapide, una frase magica, un brano subliminale che misteriosamente cambia la tua vita o un punto di pressione proibito che genera la realtà desiderata. In altre parole, vuole scorciatoie (inesistenti).

Per te ho realizzato un piccolo video per chiare meglio questi concetti per iniziare a cambiare la tua vita.

Guarda ora il video
Mente Quantica: come funziona DAVVERO…non alla Guru de Noialtri 

 

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LA MENTE QUANTICA
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Con Vincenzo Fanelli

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Manifesting: oltre la Legge di Attrazione – Video

Quando pubblicai il mio primo libro nel 1998, Il Potere dell’Energia Universale, prematuramente iniziai a parlare di Manifesting (o Arte del Manifestare la realtà).

In quel periodo, in Italia, circolava a malapena la Legge di Attrazione e quei pochi che ne parlavano venivano visti come dei pazzi scappati da un manicomio. Figuriamoci parlare di Manifesting che include diversi aspetti tra i quali anche la Legge di Attrazione.

Ricordo la mia prima presentazione pubblica del libro a Milano nel 2000: in molti mi guardavano stralunati e in pochissimi riuscivano a seguirmi attraverso le connessioni tra teorie della meccanica quantistica e misticismo.

Ora vi è molta più diffusione: si parla di Mente Quantica, di Legge di Attrazione, del potere della mente, ma credo che la gente si focalizzi sempre sui singoli aspetti senza voler vedere il quadro di insieme che è il Manifesting.

Parlare del potere dell’inconscio e della mente profonda, senza parlare delle Leggi Universali, serve a poco. Come anche parlare solo di Legge di Attrazione senza prendere in considerazione il nodo della convinzioni limitanti e della programmazione inconscia. In altre parole, a me sembra che la massa ragioni sempre in termini di “o nero o bianco”, ma fa fatica a vedere i due colori insieme.

E’ come dire che un’automobile ha solo 4 ruote, dei sedili e un manubrio. In realtà, sappiamo tutti che un’auto ha anche un complesso motore, dei freni, le luci, ecc..

Chi afferma che si possa cambiare la vita solo con la Legge di Attrazione (tutto quello che emano torna indietro) è come quello che dice che un’automobile è solo 4 ruote, dei sedili e un manubrio. Non sta mentendo, ma omette tutti una serie di dettagli fondamentali per comprendere appieno il suo funzionamento.

In questa direzione il Manifesting è il sistema che può permetterti di manifestare la realtà che desideri.

Guarda ora il video gratuito
MANIFESTING: OLTRE LA LEGGE DI ATTRAZIONE

 

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LA MENTE QUANTICA
21 e 22 Marzo 2020
a Milano

Il 2 Marzo 2020 scade la speciale promozione

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DR STRANGE: tra Esoterismo, Magia e Meccanica Quantistica

Recensione di Vincenzo Fanelli del nuovo film della MarvelDr. Strange”.

Un viaggio tra magia, misticismo, esoterismo e teorie della nuova fisica.

Un film con messaggi importanti su quanto la componente spirituale possa avere un’influenza sulla realtà fisica. 

Alla scoperta dimensioni parallele, viaggi astrali e poteri nascosti.

Guada la mia video recensione
DR STRANGE: tra Esoterismo, Magia e Meccanica Quantistica

Legge di Attrazione e oltre

Video conferenza gratuita di presentazione  (del libro “Il Potere dell’Energia Universale” di Vincenzo Fanelli (Edizione Essere Felici).

 

 

Cos’è la Legge di Attrazione e quali altri meccanismi bisogna comprendere per realizzare la vita desiderata? Come possono aiutarci le teorie della meccanica quantistica e come si collegano con gli antichi concetti mistici? Quali conoscenze sono andate perse nel corso dei millenni arrivando a noi distorte? Come possiamo aumentare la nostra energia per manifestare la realtà desiderata?

 

POTERE ENERGIA UNIVERSALEA queste e ad altre domande verranno date risposte durante la presentazione del libro “Il Potere dell’Energia Universale” di Vincenzo Fanelli, autore internazionale di numerosi libri e dvd, Master Trainer di PNL e Master Coach, appassionato di meditazione, Shiatsu, Reiki, antiche pratiche energetiche orientali e misticismo.

 

 

 

 

Guarda gratuitamente la conferenza nel player sottostante.

 

Se non la visualizzi all’orario indicato, ricarica la pagina.

Il Potere Mistico della Mente – video gratuito

La nostra mente ha un potere mistico? Possiamo influenzare la realtà? E come si può fare?

 

Queste sono state le domande che mi sono fatto sin dall’adolescenza e dalle quali sono iniziate una serie di ricerche che hanno sconfinato dalla fisica all’esoterismo.

 

È così semplice come fanno sembrare alcuni autori o le cose sono un po’ più articolate?

 

Basta solo pensare positivo e le cose andranno come uno pensa, oppure ci sono più aspetti da tenere in considerazione?

 

Chi ha letto qualche mio libro sa bene qual è il mio pensiero: bisogna prendere in considerazione più processi.

 

Poi, spesso ci si riferisce alla meccanica quantistica come mezzo per proporre determinate teorie. Molti autori e relatori lo fanno per darsi un minimo di “scientificità”. Se da un lato sono uno dei primi a dire che la fisica quantistica mostra come funziona la realtà del micro cosmo, da un’altra angolazione devo dirti che solo le antiche tradizioni esoteriche, sciamane e mistiche possono darti i veri strumenti per operare il cambio di realtà desiderata.

 

La meccanica quantistica ha ormai dimostrato che “l’osservatore influenza il sistema osservato”. Questo significa che quando cerchiamo di osservare il mondo delle particelle subatomiche queste reagiscono alla nostra osservazione (o aspettativa?). L’esperimento che svela questo incredibile processo è quella della “doppia fenditura”.

Guarda il video.

 

 

Ora, a prescindere da cosa emerga da questi esperimenti, sono due gli aspetti da tenere in considerazione:

allineare il nostro inconscio con quello che desideriamo

– trovare l’anello di congiunzione tra micro e macro cosmo

 

Il primo aspetto è fondamentale: se nel tuo profondo vi sono una serie di credenze limitanti createsi nel passato, queste bloccheranno qualsiasi tuo tentativo di cambiamento. Questo accade perché razionalmente desideri qualcosa, ma il tuo inconscio è programmato per altro.

Ad esempio, se grazie ad apprendimenti genitoriali pensi che “solo i delinquenti diventano spaventosamente ricchi” o che “solo chi nasce ricco può diventarlo ancora di più”, queste credenze cancelleranno tutte quelle situazioni in cui potresti fare il salto di qualità (cioè, non le vedi); oppure, se riesci a notarle scatterà un meccanismo di deformazione della realtà. Infatti, potresti pensare: “Sarà una fregatura”.

 

In questo modo la credenza limitante non solo si preserva, ma si rafforza.

 

Naturalmente le credenze non si formano dal nulla. Non è che vai a dormire la sera e ti svegli il giorno dopo con una credenza. Queste si formano a causa di eventi emozionali significativi e/o ripetuti nel tempo.

 

Compresi questa “dannata” trappola sin da ragazzino e mi impegnai per trovare una valida tecnica per rimuovere credenze indesiderate nel più breve tempo possibile.

Inutile dirti che le ho provate tutte: dal “Fire Walking” allo “spezzare frecce con lo gola” fino a scalare il Sinai.

Niente da fare: solo una grande motivazione iniziale destinata a scemare nel tempo. Per lo meno questa è stata la mia esperienza, magari a qualcun altro può aver fatto miracoli.

 

Fino a quando, un bel giorno, scavando bene nella Programmazione Neurolinguistica (PNL) ho trovato gli strumenti adatti per lavorare sulle credenze. So molto bene che di questa disciplina non sempre si sente parlare bene e spesso la si affianca solo al mondo del business e delle vendite. Quindi, alcuni potrebbero pensare che non è utilissima per un’evoluzione equilibrata dell’essere umano, ma è così.

 

Chi insegna PNL limitatamente alle vendite di fatto sta solo sfiorando la punta di un iceberg ben più grande e complesso. Se è da loro che cerchi risposte alle domande di sopra, hai sbagliato persone. Devi rivolgerti a chi occupa di PNL a 360° (PNL Integrata). 

 

Ma veniamo al secondo punto: unire il micro con il macro cosmo.

Se è vero che la nostra osservazione in qualche modo influenza il mondo subatomico, come possiamo collegare quello che c’è basso con quello che c’è in alto?

 

Qui bisogna andare a scavare nelle antiche tradizione magiche, mistiche ed esoteriche. Ad esempio, la meditazione è un sistema incredibile per entrare in quello spazio sacro. Quando sospendi il pensiero riesci ad andare oltre i 5 sensi. A quel punto puoi percepire una realtà diversa da quella a cui sei abituato.

Grazie ai 5 sensi puoi percepire una realtà fatta di 3 dimensioni più quella del tempo. Ma le dimensioni sono ben più di 4 solo che, essendo limitati dai 5 sensi, percepiamo solo una fetta della realtà.

Per questo motivo, chi prova stati mistici ha grandi difficoltà a spiegarli quando rientra nello stato ordinario in quanto limitato dai sensi.

 

Quello che dobbiamo riattivare è un antica capacità che abbiamo perso. Si tratta di procedure e di un antico sapere andato perso. Direi quasi che si tratta di un muscolo atrofizzato: il Focus Universale.

Grazie ad esso è possibile spostarsi sulle linee di possibilità desiderate.

 

Se vuoi accedere a questo antico sapere mistico e alle connessioni con la nuova fisica e la PNL integrata,  ti aspetto ad un evento unico nel suo genere:

 

IL POTERE DEL FOCUS UNIVERSALE

Meccanica Quantistica, Leggi Universali e Antiche Tradizioni Esoteriche

Con Vincenzo Fanelli

(autore del best seller “Il Potere dell’Energia Universale” – Essere Felici)

 

 

Fisica o Misticismo? Le nuove teorie della Meccanica Quantistica

Di Vincenzo Fanelli

Tratto da “Nea Agorà” dicembre 2002/gennaio 2003 – anno VIII nn.4/02 – 1/03

 

Per anni l’uomo si è spinto verso le esplorazioni spaziali alla ricerca di nuove meraviglie nella speranza di comprendere meglio la natura dell’universo che lo circonda. In seguito, ha scoperto che sotto i suoi occhi esiste un mondo inesplorato e che contiene tutte le risposte di cui ha bisogno: il mondo subatomico. La realtà che ci circonda è governata da leggi empiriche abbondantemente studiate da Isac Newton e che costituiscono la fisica attraverso cui si esplora e si misura il mondo. Ad esempio, se si lasciano cadere dei massi da una montagna, è possibile calcolarne la velocità ed i tempi di rotolamento. Per la fisica classica tutto deve essere misurabile e prevedibile.

 

Grazie ad essa è stato possibile mandare l’uomo sulla Luna. Con questi strumenti i fisici si accingevano ad esplorare il mondo dell’infinitamente piccolo senza sapere che tutte le loro nozioni sarebbero state improvvisamente stravolte. La curiosità di conoscere la costituzione del “primo mattone” della materia li ha spinti in un luogo dove le leggi della fisica newtoniana sono inservibili. La natura dei “mattoni” della materia che costituisce la realtà che ci circonda smentirono le aspettative dei ricercatori i quali pensavo di trovare piccoli ma solidi elementi; invece, trovarono impalpabili onde di energia. La solida materia che ci circonda è organizzata da onde energetiche che, come le onde radio, non possono essere individuate precisamente nello spazio in quanto presenti ovunque.

 

Ad esempio, la penna sulla nostra scrivania può essere individuata nello spazio, mentre le onde radio della stazione che ascoltiamo non possono essere individuate con precisione in quanto sono presenti ovunque. Le sorprese per i fisici non erano finite in quanto le onde di energia sono in grado di divenire anche solide particelle. Si scontrarono con un paradosso della natura difficilmente spiegabile con la logica: come può esistere qualcosa che è impalpabile ma che allo stesso tempo è tangibile? Questo paradosso emerse grazie a due fisici che dimostrarono separatamente che la luce può essere sia un onda che una particella: Thomas Young e Albert Einstein

 

Nel lontano 1803 Thomas Young eseguì un esperimento per accertare la natura della luce. Un fascio di luce solare passava attraverso un foro; davanti a questo foro vi era un pannello con due fenditure verticali che potevano essere coperte con un stoffa; infine, dietro al pannello con le due fenditure vi era un muro su quale poteva riflettersi la luce proveniente dalle aperture. Quando una delle due fenditure verticali veniva scoperta, il muro si illuminava con la luce solare in un determinato punto. In seguito, scoprì anche la seconda fenditura; sul muro vi doveva essere la somma della luce proveniente dalle due aperture. Invece, le cose andarono diversamente: sulla parete si proiettarono una serie di strisce alternate chiare e scure e la luce non appare nello stesso punto di quando era aperta solo una fenditura. Questo era dovuto ad un fenomeno di interferenza della meccanica ondulatoria. Le onde di luce passando dalle due fenditure interferiscono e in alcuni punti si rafforzano (strisce chiare) in altri si annullano (strisce scure). Questo esperimento dimostrò che la luce è composta da onde.

 

Ma Einstein e Plank misero in evidenza la natura corpuscolare della luce in quanto agiva sulla materia come particella.. Ci troviamo nuovamente di fronte al dualismo onde-particelle, qualcosa che è può essere individuato in un punto dello spazio ma che allo stesso tempo non lo è. La meccanica quantistica ci dice che le due verità possono coesistere e che nessuna esclude l’altra. Se noi rifacciamo l’esperimento considerandolo in termini di particelle (fotoni), ci troviamo di fronte ad un altro enigma; quando è aperta una sola fenditura, la particella viene sparata e colpisce il muro in un determinato punto, lo stesso punto che invece sarà scuro se apriamo anche la seconda fenditura. Le domande che sorgono sfidano la logica:

 

Come fa la particella a sapere che deve colpire proprio quel determinato che invece sarà scuro quando l’altra fenditura sarà aperta e che ci sono due aperture? E le informazioni come fanno a circolare così velocemente?

 

Il fisico E. H. Walker esprime un’ipotesi suggestiva: i fotoni possiedono un livello di coscienza, dato per che coscienza si intende qualcosa che sia in grado di elaborare informazioni ed agire di conseguenza. E nell’esperimento di Young accade proprio questo: i fotoni sono a conoscenza del fatto che una o entrambe le fenditure sono aperte e si regolano di conseguenza. Un’altra deduzione molto forte è la seguente: l’universo è costituito da schemi di energia consci.
Il dualismo onde-particelle sembrava un incredibile “koan zen” proposto dalla natura per spingere l’uomo ad elevarsi verso una nuova visione della realtà.
Cominciava a prendere piede una nuova fisica (Fisica Quantistica) che, contrariamente a quella classica, afferma l’impossibilità di prevedere con certezza alcuni fenomeni a livello subatomico.

 

Albert Einstein non era d’accordo e cercò in tutti i modi di screditarla basandosi sul fatto che la Fisica Quantistica mostra alcuni fenomeni il cui funzionamento non può essere spiegato razionalmente. In altre parole non svela ciò che avviene dietro il sipario calato del palcoscenico. Nel 1935 pubblicò un esperimento svolto con altri ricercatori, Rosen e Podolski (conosciuto come l’effetto “Einstein-Podolsky-Rosen”), nella speranza di mettere in evidenza le lacune delle nuove teorie.
Due particelle venivano lanciate in direzioni opposte. La particella A, durante il suo tragitto incontra una carica magnetica che ne devia la direzione verso l’alto. Cosa succede alla particella B che segue il suo tragitto senza incontrare elementi che ne deviano la direzione? In teoria dovrebbe continuare la sua traiettoria in linea retta; invece, la natura rispose con un altro paradosso non spiegabile: la particella B deviava la direzione assumendo un moto contrario alla sua gemella. In altre parole deviava la sua direzione verso il basso.

 

Se la particella A, grazie al magnete, deviava la sua direzione verso destra, la particella B si dirigeva verso sinistra. Quello che accade nella zona A influenza l’area B. Questo esperimento dimostra che:
1. le particelle sono in grado di comunicare tra di loro trasmettendo ed elaborando informazioni.
2. la comunicazione è istantanea.

 

Questo ultimo punto fu pienamente dimostrato nel 1982 grazie a Alain Aspect, fisico dell’Istituto di Ottica dell’Università di Parigi a Orsay (Francia), che eseguì un esperimento simile al precedente, ma i cambi di regolazione potevano essere fatti all’ultimo microsecondo; questo permetteva di essere certi che le informazioni, se viaggiano alla velocità della luce, non potessero essere scambiate tra le particelle. Ma la natura rispose ancora una volta: le particelle comunicavano ugualmente.
La comunicazione istantanea poteva significare che la velocità della luce poteva essere infranta, fatto non accettato da Einstein e da buona parte dei fisici. L’effetto “Einstein-Podolsky-Eosen” voleva dimostrare come le teorie della nuova fisica non erano in grado di spiegare il funzionamento di alcuni meccanismi.
Ma l’effetto fu contrario alle aspettative: i ricercatori, accettando il presupposto che la velocità della luce non può essere infranta, elaborarono una teoria secondo la quale esiste un sistema di comunicazione diverso da quello che noi conosciamo, una comunicazione di tipo non locale. I fenomeni quantistici dimostrano che le informazioni circolano con sistemi che vanno al di là della nostra comprensione classica. Una logica deduzione di quanto appena esposto è la seguente: non esiste alcuna separatezza nell’universo. E questo apre le porte alla spiegazione di alcuni fenomeni poco presi in considerazione della scienza come la telepatia, fenomeno istantaneo. Il fatto più divertente è che la fisica quantistica fornisce uno strumento matematico per comprovare l’esistenza di fenomeni telepatici, manifestazioni rigettate dai fisici ma con cui sono costretti a scontrarsi.

 

Ma qual è la natura della realtà? Noi siamo abituati a vedere e concepire quello che è attorno a noi in tre dimensioni: lunghezza, altezza, larghezza e tutto si svolge in un contesto scandito dal tempo.
La meccanica quantistica afferma altro. Per farvi comprendere il suo funzionamento ricorrerò ad un semplice esperimento. Supponiamo che io sia seduto ad una scrivania e di fronte a me vi sia un interruttore collegato a due lampadine. Quando schiaccio l’interruttore una delle due si accenderà ma non posso sapere in anticipo quale lampadina, dato che l’interruttore è aleatorio: vi sono il 50% delle probabilità che si accenda la lampadina A o la B. In questo esperimento vi sono un osservatore (io) e il sistema osservato (interruttore e lampade).

 

Le due possibilità sono racchiusa nella funzione d’onda, una elaborazione matematica che ci dice quello che potrebbe accadere (e non una certezza come nella fisica classica); la funzione d’onda dell’esperimento in questione contiene due possibilità (si accende la lampadina A o la B), ma quando aziono l’interruttore e si accende, ad esempio, la lampadine B, la funzione d’onda muta in quanto la possibilità della lampadina A cessa di esistere. Questo fenomeno si chiama collasso della funzione d’onda: svaniscono tutte le possibilità tranne quella che si è concretizzata. Prima che io (osservatore) accerti che la lampadina B è accesa, vi è una potenzialità poliedrica di sviluppo della funzione d’onda. Quando osservo cosa accade vi è un passaggio da tante possibilità ad una dando luogo al salto quantico (passaggio da più probabilità ad una). Quindi, nell’esperimento delle due lampade non vi sono tre dimensioni, ma sei (tre per ciascuna lampadina); se le lampade sono quattro, le dimensioni sono 12. Ma la domanda che sorge è:
quando si verifica il passaggio da un sistema pluridimensionale ad uno tridimensionale (compatibile con la nostra esperienza), in quale momento collassa la funzione d’onda? Quando tutte le possibilità svaniscono tranne una?

 

 

Secondo la meccanica quantistica questo avviene quando l’osservatore guarda e/o studia il sistema osservato. In altre parole, la coscienza umana ha la capacità di determinare il salto quantico. Supponiamo di fare l’esperimento in maniera automatica: io non entro nella stanza e il bottone che accende le lampade scatta automaticamente dopo un minuto. Quindi all’interno della stanza, dopo un minuto, una lampada si sarà accesa e per accertamene devo entrare e guardare. La meccanica quantistica afferma che prima di quel preciso momento non esisteva nessuna lampada accesa: la mia osservazione, la mia coscienza ha determinato un salto quantico facendo emergere una delle due realtà.

 

David Bohm, professore di fisica al Birbeck College, Università di Londra, afferma che la Fisica Quantistica ci propone un nuovo strumento di pensiero e di interpretazione della realtà dove non esistono parti separate dell’universo in quanto connesse ad un livello profondo privo di discontinuità.
Ma se tutto è collegato e non esiste separazione, come mai sono seduto su una sedia solida e la materia mi appare nettamente separata?
Tutto ciò che ci circonda è energia che assume determinate forme in base alla diversa velocità di vibrazione. È come vedere un onda nel mare: ci sembra un’entità ben distinta ma è il mare che acquisisce quella determinata forma.

 

David Bohm, ha dedotto che la realtà non è oggettiva ma soggettiva, l’universo e la materia per come noi la conosciamo non è altro che una grande illusione creata dai cinque sensi, un grande e dettagliato ologramma. Cos’è un ologramma? Si tratta di una foto a tre dimensioni.. Qual è la differenza tra un foto normale e un ologramma, a prescindere dalle tre dimensioni? Se fotografo una persona con una normale macchina, taglio in due la foto e distruggo una delle due parti, la metà restante non può permettermi di ricostruire la metà scomparsa. In una foto olografica, invece, la metà superstite contiene dentro di sé le informazioni per ricostruire la metà mancante, come se al suo interno vi fosse tutta la persona. A convalidare questo fenomeno vi è un altro fatto interessante: in una foto normale se voglio ritoccare un’imperfezione, non incontro nessuna difficoltà; in un ologramma sono costretto trasformare radicalmente tutto l’oggetto in quanto in ogni parte dell’ologramma è contenuta l’informazione del difetto che voglio correggere. Ogni parte dell’ologramma contiene tutte le informazioni dell’intero soggetto.

 

Solo paragonando l’universo ad un ologramma possiamo spiegare il legame non locale delle particelle in grado di comunicare istantaneamente, dove la separatezza delle particelle non è altro che pura illusione. David Bohm ci dice utilizzare un nuovo strumento di pensiero per comprendere la realtà, metodo già esistente. Per oltre 2000 anni alcune persone si sono impegnate per svilupparlo grazie all’introspezione e agli studi psicologici: le filosofie e le religioni orientali.

 

Sembra che quando i ricercatori si spingono a sondare la natura ad un livello molto profondo, si scontrano con paradossi non spiegabili da un punto di vista razionale. La natura illusoria della realtà sembra affermare che siamo tutti intimamente collegati; ad esempio, un ragazzo che beve un bicchiere d’acqua in Italia è profondamente collegato ad un altro in Cina che sonnecchia sotto un albero. Questa affermazione non sembra poi così innovativa se prendiamo in considerazione ciò i mistici affermano da tempo: la realtà è un’illusione e siamo tutti connessi. Ogni elemento sembra essere organizzato da un elemento superiore.

 

Concludendo, esaminiamo cosa affermano le nuove teorie:
1. la materia è costituita da onde di energia
2. questi schemi di energia sono consci
3. la coscienza dell’uomo potrebbe essere in grado di far collassare le funzioni d’onda ed influire sulla realtà
4. nell’universo non esiste alcune separazione ma tutto è profondamente connesso
5. la realtà è diversa da come ci appare perché siamo limitati da filtri percettivi e cognitivi
6. la realtà è un illusione (dato che ne percepiamo una minima parte)

 

 

Se prendiamo per buona la concezione olografica dell’universo, il tempo e lo spazio diventano relativi, il passato il presente e il futuro coesistono e ogni concetto di separazione è un artifizio creato dall’uomo in antitesi con la vera natura della realtà. La realtà illusoria sembra essere in attesa di un nostro intervento per poter essere modificata. Solo pochissimi individui riescono a farlo perché la maggioranza ha un forte vincolo creato dalle convinzioni profonde sulla natura separata e razionale dell’universo.

 

Chiunque nella sua vita, anche solo per una volta, si è imbattuto in qualcosa che sfugge alle normali leggi della logica. Molti hanno preferito non vederla; altri si sono svegliati ed hanno cominciato a sviluppare capacità e potenzialità non comuni. Il fatto interessante è che tutti possono farlo, basta esserne convinti. Chiunque abbia imboccato questo sentiero sa che è possibile divenire responsabili della propria vita.

 

Le fonti dell’articolo derivano dai seguenti testi

 

Il Tao della Fisica

F. Capra

 

La danza del

Maestri Wu Li

G. Zukav

     
Il Tao della fisica   La danza dei maestri Wu Li