PNL, una questione di abilità

La PNL si apprende solo leggendo libri, seguendo un corso o guardando un DVD?
Una lezione importante sulla PNL è la seguente:
la Programmazione Neurolinguistica si apprende solo con tanta, tanta pratica.

 

Una volta ho sentito un tizio dire:
“Sono un esperto di PNL, ho letto molti libri e secondo me non funziona”.
A questo punto gli ho chiesto:

“Ah bene, un esperto. Senti, ma quanti anni di pratica hai alle spalle?”.
E lui:

“Nessuno, ho letto tutto quello che c’è da sapere e ho capito tutto!”.

 

Mi sembra ovvio che questa persona non sapeva di cosa stava parlando. È come se qualcuno dicesse:

“Ho letto un sacco di manuali su come si guida un auto e sono un esperto di guida anche se non ne ho mai guidata una!”.

Il parallelismo è calzante perché la PNL è una questione di abilità.

 

Quando qualcuno desidera acquisire una serie di abilità complesse (ad esempio, ballare tango argentino), non solo deve seguire il corso, ma praticare tanto prima di poter dire: so ballare!

 

Questo avviene anche nella PNL: non basta seguire corsi, ma bisognerebbe ripeterli più volte (per i miei corsisti è gratuito) per fare pratica e accumulare esperienza sul campo.

 

Personalmente mi occupo di PNL da oltre 15 anni, ma solo da qualche anno posso affermare di aver capito qualcosa. Un atteggiamento umile e aperto permette di crescere e di apprendere nuove conoscenze.

 

Questa precisazione è doverosa perché chiarisce le motivazioni circa l’inefficacia di alcuni operatori. Senza un’adeguata esperienza si ottengono cambiamenti temporanei.  

 

Una delle abilità maggiori che un Coach di PNL deve acquisire è saper individuare il punto giusto dove operare. Per questo motivo è fondamentale saper usare BENE il Metamodello per individuare credenze, strategie, esplorare contesti, ecc.. Se non si conosce il punto esatto, le tecniche sono inutili…. ma queste sono solo le basi di un “piennellista” alle prime armi.

 

Se è possibile apprendere la PNL attraverso video, libri e corsi multimediali, è però consigliabile esercitarsi parecchio. È possibile organizzare gruppi di lavoro con amici che hanno la stessa passione in modo da apprendere realmente queste abilità.

 

Durante i corsi, alcuni corsisti si rifiutano di eseguire gli esercizi in gruppo (per fortuna, si contano sulle dita di una mano) perché pensano di aver capito tutto nella loro mente.

 

La mancanza di pratica si risolve in scarso apprendimento. Per questo motivo in aula insisto parecchio sugli esercizi sotto la mia supervisione.

 

Spesso si crede che un esperto di PNL si riconosca da come si veste (vestiti costosi), da come parla (spavaldo, sicuro di sé al limite del credibile, ecc.) e da come si pavoneggia in aula. Questa è una falsa credenza e non sempre vuol dire che quello coincida con quello che sa.

 

Un esperto di PNL non deve dimostrare di conoscerla, perché ha realmente appreso la disciplina.

 

Generalmente un bravo Trainer di PNL è davvero pervaso da un cambiamento che influisce sulla sua identità. Uno “pseudo” Trainer di PNL “vende” un modo di insegnare che non coincide con il suo Sé. In altre parole, indossa una maschera per venderti il corso.

 

Quindi, sonda molto bene chi hai di fronte e fidati solo di chi è davvero congruente.

PNL Practitioner

Il PNL Practitioner (o corso NLP Basic Practitioner) è il primo livello istituzionale di PNL.

 

L’obiettivo del corso PNL Practitioner è di ampliare diverse abilità sia nell’ambito della comunicazione efficace, sia nell’ambito del miglioramento personale.

 

Grazie ai generatori di rapport (Il Rispecchiamento, rapport su valori/credenze, assertivo ecc.), al Milton Model e alla Comunicazione Non Verbale, i partecipanti aumenteranno notevolmente le loro capacità di impatto nelle relazioni professionali e personali.

 

Inoltre,  grazie alla Time Line, le Submodalità e diverse tecniche della PNL, è possibili ampliare i propri limiti, abbattere credenze limitanti e disegnare il futuro desiderato.

 

La grande differenza rispetto ai numerosi corsi PNL Practitioner è l’integrazione con l’Enneagramma: grazie a questo sistema i corsisiti apprenderanno l’abilità di sapere in anticipo la “visione del mondo” di chi hanno di fronte sapendo cosa fare e non fare per affascinare il proprio interlocutore. Inoltre, grazie all’Enneagramma è possibile comprendere i propri punti di forza e di debolezza.

 

Guarda il video introduttivo al Corso PNL Practitioner.

 

 

Programma completo

 Primo weekend (16 ore)

– Introduzione alla PNL

– I presupposti della PNL

– Rapport ed Empatia

– Le tipologie d Rapport: rispecchiamento, verbale, assertivo, emotivo, su Valori/Credenze, su Hobby/Interessi

– Sistemi rappresentazionali: Visivo, Auditivo e Cenestesico

– Accessi Oculari e Predicati Verbali

– L’Esagramma

– Il Metamodello: Generalizzazione, Cancellazione e Deformazione

– Le sottoclassi del Metamodello e le “confrontazioni”

– L’Obiettivo Ben Formato

– Il Milton Model: ricalco e guida verbale, comandi nascosti, presupposti e legami linguistici

 

Secondo weekend (16 ore)

– Le submodalità: cambiare stato interiore

– Abbattere Credenze Limitanti

– Come accedere a stati alterati di coscienza: il “4,3,2,1″ e la “Levitazione del Braccio”

– Programmare obiettivi nel profondo: P.E.P.S.I.

– Ancoraggi: come riaccedere a stati potenzianti

– Time Line: rielaborare emozioni del passato

– Time Line: sciogliere ansietà, piccole fobie e programmare obiettivi nel futuro

– Swish: Cambiare comportamenti indesiderati

 

Terzo weekend (16 ore)

– L’Enneagramma: introduzione e cenni storici

– Le 9 tipologie: descrizione generale, compulsioni, rapporto di coppia

– Collegamenti con la PNL: Movimenti oculari

– Collegamenti con la gestualità: Satir Model

– Come creare empatia con ogni tipo: credenze, valori, trance words

– Le alchimie di coppia

– Stress e Riposo

– Comunicazione non Verbale: segnali di gradimento, di rifiuto e altri segnali

– La gestualità: il Satir Model

– Consegna certificati

 

Esercitazioni pratiche

 

Per informazioni su costi, date e luogo clicca qui

PNL Programmazione Neuro Linguistica

PNL, cos’è la Programmazione Neuro Linguistica? A cosa serve? La PNL è utile per la crescita personale? Può la Programmazione Neuro Linguistica aiutarci a programmare un futuro di successo?

 

Nel video “PNL: il potere di cambiare la propria vita” (Tecniche Nuove) ho condensato la mia esperienza di NLP Master Trainer e Master Coach proponendo tecniche semplici ed efficaci per migliorare la propria esistenza.

 

Insegno professionalmente PNL dal 1999 e ho integrato i diversi approcci alla Programmazione Neuro Linguistica seguendo lo spirito che la permea:

 

Se esiste al mondo anche una sola persona in grado di fare una determinata cosa, anche noi possiamo farla modellando le sue strategie.

 

Limitarsi all’approccio di uno, due o tre ricercatori, significa limitare le proprie abilità di Trainer. Essere aperti anche ad altri, significa integrare diversi modelli e spingersi oltre.

 

Nel video e libro allegato ho creato un percorso per:
comprendere le proprie mete;
• individuare e trasformare le convinzioni limitanti nascoste;
• scoprire le 10 domande segrete per verificare la raggiungibilità di ogni obiettivo;
• accedere rapidamente a stati alterati di coscienza per programmare la parte profonda;
migliorare la percezione del futuro, gestire l’ansietà e le emozioni negative;
programmare obiettivi nel tempo grazie allo strumento della Time Line.

 

Particolare attenzione è stata posta sul problema delle convinzioni limitanti, spesso trascurato o toccato superficialmente. Alcuni ti parlano di programmazione profonda, ma trascurano il fatto che le credenze profonde (nel bene e nel male) condizionano la nostra vita. Quindi non serve a molto programmarsi obiettivi nel futuro se profondamente non ci credi: il cambiamento regredirà.

 

Per questo motivo espongo una tecnica per trasformare rapidamente questi “blocchi” interiori.

 

Infatti, un presupposto della PNL recita:

 

L’eccellenza è limitata dalla nostra percezione di ciò che è possibile fare.

 

Quindi, ampliando tali limiti, ampliamo anche le nostre possibilità.

 

Guarda in anteprima gratis 12 minuti del video “PNL: il potere di cambiare la propria vita”.  

 

 

 

 

Per maggiori informazioni: http://www.macrolibrarsi.it/video/__pnl-dvd.php?pn=50

Strategia

Uno dei meriti più rilevanti apportati dalla PNL è la formalizzazione delle strategie cognitive. Le persone mettono in atto procedure per risolvere problemi, ricordare, fare progetti, ecc. La PNL identifica tali sequenze con il nome “Strategie”. Possono essere composte da immagini mentali, dialoghi interni o sensazioni.


La PNL identifica le seguenti strategie di base:


– Strategie Mnemoniche
I processi tramite i quali gli individui rievocano ricordi.


– Strategie Decisionali
I passaggi mentali attraverso i quali le persone pervengono a decisioni.


– Strategie di Apprendimento 
I passi cognitivi attraverso i quali gli individui apprendono nuove nozioni e comportamenti.


– Strategie Motivazionali
I passaggi attraverso i quali le persone si motivano o ispirano gli altri.


– Strategie di Realtà
I processi mentali dei criteri in ordine ai quali la gente si rende conto se un’esperienza è reale o non lo è.


– Strategie di Creatività
Passaggi mentali attraverso i quali la gente perviene a nuove idee


– Strategie di Convincimento
I passaggi mentali per mezzo dei quali gli individui arrivano a convincersi in relazione ad esperienze o situazioni

PNL e Strategie per il Successo

Quando si parla di PNL non si può non parlare di strategie per il successo. Questo è inevitabile proprio per lo spirito della PNL stessa. Di conseguenza, chi si occupa di PNL tende a studiare a sperimentare diverse strategie modellando e osservando individui che riescono brillantemente nelle loro imprese.


Questo articolo nasce proprio da alcune mie considerazioni derivanti dalla studio di alcuni modelli di eccellenza, imprenditori e professionisti che hanno raggiunto vette elevate.


Quali sono le strategie che possono aiutarci ad avere successo?


Una caratteristica è quella di fissarsi degli standard elevati, difficili ma non impossibili. In questo modo non ci si pone dei limiti soggettivi. Spesso ci si autolimita nei traguardi che è possibile raggiungere. Un elemento ricorrente nelle persone di successo è l’atteggiamento ultra-possibilistico, determinato ma allo stesso tempo flessibile.


Questo vuol dire che se qualcosa non funziona, si rimane aperti ai suggerimenti esterni e, se è il caso, si mutano le strategie e/o l’obiettivo da conseguire.

Essere possibilisti non vuol dire essere ingenui; se da un lato si è ottimisti, dall’altro ci si “copre le spalle” per eventuali contraccolpi. In altre parole, essere positivi ma con i piedi per terra.


Un’altra caratteristica è fissarsi obiettivi nel lungo periodo. Un grande errore che spesso vedo compiere da alcuni dirigenti e direttori di filiali è preferire “un uovo oggi ad una gallina domani”. Gli individui che hanno successo hanno le idee molto chiare su dove vogliono arrivare e pianificano le oro attività per raggiungere grandi obiettivi nel lungo periodo. Ci vuole pazienza, saper aspettare e agire al momento giusto.


Un altro elemento importante è il controllo dell’ira e la capacità di indirizzarla verso obiettivi specifici. Un leader che perde le staffe spesso e volentieri non è lucido nelle decisioni. Fare scelte accecati dall’ira è una pessima idea. Una cosa è avere un atteggiamento “duro” quando è necessario, un’altra è non saper gestire le proprie emozioni quando si è al comando di un’impresa. Ti fideresti mai del comandate di una nave iroso ed emotivo che sta per attraversare il Triangolo delle Bermuda? Personalmente non vi salirei mai a bordo: il rischio che commetta qualche grosso errore è molto alto.


Se vuoi saperne di più, ascolta il mio intervento in radio relativo a PNL e strategie per il successo.



Submodalità

Prima di poter definire le Submodalità in PNL, dobbiamo definire le modalità.


Le modalità sono: Visivo, Auditivo e Cenestesico; al loro interno esistono delle specificazioni denominate Submodalità.


Ad esempio: se una persona è vestita con un completo classico (modalità), posso analizzare di che colore è la giacca, il pantalone, che tipo di cinta e scarpe possiede, com’è la sua voce, ecc.. (submodalità). Quindi le submodalità sono una specificazione delle modalità e possono essere Visive, Auditive e Cenestesiche.


 
Le Submodalità sono strumenti molto potenti: ad esempio posso trasformare un film serio sostituendo la voce dei protagonisti con altre comiche. Pensate ad una persona che vi incute timore e sostituite mentalmente la sua voce con quella di, ad esempio, Paperino. Sicuramente cambia la percezione stessa del soggetto e vi incute meno timore.

Trance Words

Le Trance Words sono particolari parole che quando vengono pronunciate creano in chi le ascolta un particolare stato emotivo.


Si tratta di Ancoraggi Auditivi molto potenti in grado di scatenare reazioni emotivi/visive semplicemente pronunciandoli.


Esempi di ancoraggi auditivi sono alcune colonne sonore molto note che vengono abbinate a prodotti durante spot televisivi.


In questo caso, l’obiettivo è associare l’emozione suscitata dalla colonna sonora al prodotto.

Le Trance Word, invece, sono paragonabili a “grilletti” o “pulsanti” da scoprire; si tratta di “parole calde” che ogni individuo possiede.


Quando vengono individuate, pronunciandole in un discorso si riattiva un particolare stato emotico.


Sono in grado di evocare emozioni sia positive che negative.



Ne esistono centinaia ma in PNL si estraggono prevalentemente solo quelle legate ai valori o collegate a particolari strategie decisionali.


(Tratto da “I Poteri Segreti della Comunicazione Empatica” di Vincenzo Fanelli – Essere Felici)

Through Time

Through Time (vedi Metaprogrammi)


Questo Metaprogramma si riferisce alla percezione temporale degli individui.


Vi sono individui che amano pianificare la attività future, vivendo poco il momento presente. Usando una metafora, è come se vedessero il tempo dispiegato come un organizer cartaceo: percepiscono inconsciamente il futuro nel lungo periodo e sono abili pianficatori.


Chi ama la pianificazione futura ha un Metaprogramma “Through Time”, denominato anche “tempo euro-americano”.

(Tratto da “I Poteri Segreti della Comunicazione Empatica” di Vincenzo Fanelli – Essere Felici)

Valori

I valori sono il “carburante motivazionale” che ci spinge ad agire (valori = quello che è importante per noi).
Un esempio di valori sono: la famiglia, l’onestà, l’amicizia, la libertà, il dovere, ecc.


Valori e Convinzioni sono elementi intimamente connessi in quanto se affermo “credo che la libertà sia importante”, esprimo sia una credenza che un valore.


I valori e le convinzioni contribuiscono a formare la “mappa del mondo” di ogni persona, diversa e unica in ogni soggetto.


Nella formulazione degli obiettivi è importante allineare le mete ai valori altrimenti risulterà difficoltoso avere successo.
Nella comunicazione è importante rispettare i valori del nostro interlocutore in quanto un comportamento diverso tende a non stabilire empatia.


(Tratto da “I Poteri Segreti della Comunicazione Empatica” di Vincenzo Fanelli – Essere Felici)

Virginia Satir (modelli di)

Virginia Satir (modelli di)
Virginia Satir, una psicoterapeuta, analizzò il modo in cui gli individui si relazionano. Da questa osservazione ha elaborato tre modi di esprimersi (in realtà sono quattro ma prenderemo in considerazione solo quelli principali), tre diversi modi di essere durante un’interazione comunicativa:


– ACCUSATORE
– PROPIZIATORE
– SUPERLOGICO

Nei tre stili comunicativi esamineremo il comportamento generale e la risorsa che possiedono.

ACCUSATORE
Questa tipologia si esprime in modo deciso e penalizzate. Tende a non ascoltare quello che dice il suo interlocutore ma a imporre il punto di vista.
La sua postura è eretta, la respirazione è alta, come anche il suo tono di voce e tende a gesticolare verso l’alto. La sua comunicazione non verbale si esprime con l’indice puntato, il pugno chiuso o la mano rigida che tende a fendere l’aria come una spada. In pratica è il classico atteggiamento di chi accusa un’altra persona senza porsi in accordo.
La sua risorsa è l’Assertività.

PROPIZIATORE
Questa tipologia è diametralmente opposta a quella vista in precedenza: si esprime sempre in accordo e tende ad essere disponibile rispetto a quanto dice il suo interlocutore esordendo con il “Si”. La sua postura è inerme esprimendo accoglimento, ha una respirazione bassa e ha la tendenza a toccare il suo interlocutore in modo avvolgente. La sua comunicazione non verbale si esprime attraverso le segnali di contenimento, avvolgenti, entrambe le mani giunte a formare un triangolo e il palmo delle mani rivolto verso l’alto in segno di accoglienza.
La sue risorsa consistono nel saper prendersi cura degli altri e nella capacità di creare empatia con gli interlocutori.

SUPERLOGICO
Questa tipologia utilizza moltissimo la logica come strumento per mettere “all’angolo” il proprio interlocutore. La razionalità è il pilastro con cui analizza e vive la sua esperienza. Tende ad usare moltissimo il “Perché” come strumento di interrogazione e analisi. La sua postura esprime controllo dei muscoli, quasi come abbia un tubo di acciaio nel corpo, tende a controllare ogni micro – movimento risultando goffo nel suo modo di agire. La respirazione si svolge ad altezza media. La sua comunicazione non verbale esprime il segno del cerchio, “dell’Ok”, inscrivendo nell’aria delle circonferenze con le mani. Ha la tendenza a toccare oggetti ed interlocutore a “pinza” ovvero senza avvolgere completamente con la mano.
Il comportamento di un Superlogico è rigido, autoritario e ogni suo gesto è razionale. Utilizza le argomentazioni logiche in maniera manipolativa.
La sue risorse sono l’intelletto e l’obiettività.


(Tratto da “I Poteri Segreti della Comunicazione Empatica” di Vincenzo Fanelli – Essere Felici)